lunedì 12 gennaio 2015

AMERICAN SNIPER - CLINT EASTWOOD E LA SUA OPERA REPUBBLICANA






















EASTWOOD CI RACCONTA LA VITA DEL CECCHINO PIU' LETALE DI TUTTA LA STORIA AMERICANA. 

TRAMA: Chris Kyle, texano che cavalca tori e non manca un bersaglio, ha deciso di mettere il suo dono al servizio degli Stati Uniti, fiaccati dagli attentati alle sedi diplomatiche in Kenia e in Tanzania. Arruolatosi nel 1999 nelle forze speciali dei Navy Seal, Kyle ha stoffa e determinazione per riuscire e ottenere l'abilitazione. Perché come gli diceva suo padre da bambino lui è nato 'pastore di gregge', votato alla tutela dei più deboli contro i lupi famelici. Operativo dal 2003, parte per l'Iraq e diventa in sei anni, 1000 giorni e quattro turni una leggenda a colpi di fucile. Un colpo, un uomo. Centosessanta uomini abbattuti (e certificati) dopo, Chris Kyle torna a casa, dalla moglie, dai bambini e dai reduci, a cui adesso guarda le spalle dai fantasmi della guerra del Golfo.





















Dopo il Biopic sulla vita di Frankie Valli e i Four Seasons, Eastwood cambia completamente tema e prova a raccontarci la storia di Chris Kyle il classico cowboy Texano amante dei rodei e della caccia, tutto muscoli e niente cervello che decide di arruolarsi nei Navy Seal, diventando così il miglior cecchino dell'esercito americano. Un film che racchiude  guerra, fanatismo e stupido patriottismo americano.  


RECENSIONE: 

Mi spiace davvero tanto per il povero Clint, nonostante non condivida affatto le sue idee politiche lo considero lo stesso un ottimo regista, ma questa volta sembra avere davvero toppato alla grande. Il caro Eastwood ha sempre avuto la passione per i biopic e ogni volta riusciva a trovare dei buoni soggetti e a fare un buon lavoro di regia, ma questa volta sembra avere sbagliato sia l'una che l'altra. Il film è una pellicola vuota, noiosa, banale in alcuni punti e molto ripetitiva in altri, se il precedente Jersey Boys non era stato un vero e proprio capolavoro, potevamo dire a suo favore che la regia era comunque impeccabile, in questa opera invece non c'è niente che funzioni, il regista sembra quasi aver voluto fare una bruttissima imitazione del film di Kathryn Bigelow "The Hurt Locker". Il film gira sempre e solo intorno al protagonista, interpretato da Bradley Cooper, che senza dubbio deve aver fatto un lungo e duro lavoro di preparazione per costruire il personaggio, anche a livello fisico, ma purtroppo non è servito a niente, il film anche se è già campione di incassi nel nostro paese (non riesco ancora a capire il perchè) è forse la peggiore opera del caro repubblicano Clint Eastwood. 



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