lunedì 4 aprile 2016

SHADOWRUNNERS - LA RECENSIONE





















LA PERIFERIA MECCANICA MILANESE IN FORMA DI WEB SERIES. 

TRAMA:

La storia inzia con il rito di ingresso del giovane Rino nella banda di quartiere chiamata Shadowrunners. In una periferia desolata e riarsa dove porterà il giovane Rino la parabola di violenza e brutalità?  






















LA RECENSIONE: 

Giovanni Ficetola e Matteo Fontana si uniscono per dare vita alla loro visione violenta, sporca e nichilistica della periferia Milanese. Shadowrunners è una web serial che si divide in sette capitoli (ognuno di quindici minuti l'uno), dove vediamo alternarsi storie e personaggi che ci raccontano, tra risse di strada e problemi familiari, una periferia all'estremità del mondo, un quartiere abbandonato a se stesso, dove regole e leggi vengono dettate e fatte rispettare da chi è costretto a viverci tutti i giorni. 
Non c'è speranza e non ci sono lieti fini, ogni personaggio è violento e corrotto al suo interno, non ci sono eroi, solo semplici esseri umani che mostrano i loro difetti e le loro debolezze. Con uno stile che unisce cinema e documentario, i due ragazzi riescono a mostrarci la loro critica dura e personale al mondo corrotto della politica, ai talk show da salotto, ai luoghi comuni delle periferie e alla globalizzazione mondiale. 
I due registi, avendo a disposizione solo quindici minuti, riescono a sintetizzare alla perfezione le storie e i personaggi (cosa non sempre facile), fanno un buon uso della regia, della fotografia e riescono a sfruttare al meglio le location in esterno, intuendo così quanto una buona ambientazione possa essere essenziale per lo svolgimento di una storia. Si allontano dallo stile underground e amatoriale che si può trovare nel cinema di Larry Clark o di Kassovitz, con la loro critica alla società dei consumi e la loro violenza sadica, possono essere più facilmente accostati a registi come Fincher e a pellicole come Fight Club.
Ottimo il lavoro di produzione e post produzione (visto che la serie è stata praticamente realizzata a budget zero) e buona la scelta degli attori, che riescono a calarsi alla perfezione nei ruoli a loro assegnati. Una piccola critica che credo si possa fare è sul modo in cui sono stati girati i combattimenti, che a mio avviso risultano troppo spettacolari e fumettistici, rischiando di sfociare a volte nell'irreale. A parte questa piccola nota la serie è bene strutturata e diretta, non annoia e scorre molto bene, non stupisce che abbia vinto i premi Best Nation e Best Continet ai World Web Awars e che si entrata in selezione al Rome Web Awards 2016. 


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