venerdì 17 giugno 2016

IL 17 giugno del 1927 nasceva Lucio Fulci - 10 film per ricordarlo




















Iniziamo con questo articolo un viaggio nel mondo di Lucio Fulci, un regista tanto geniale quanto dimenticato, un autore prestato al cinema di genere che sapeva girare e scrivere come pochi suoi colleghi; distrutto dalla critica italiana, massacrato da dagli intellettuali di sinistra (i quali non sapeva neppure che Fulci fosse fortemente comunista) e abbandonato dai colleghi quando la malattia lo stava uccidendo, Fulci è stato, ed è ancora, un vero regista a 360°, che non si è mai tirato indietro e non ha mai snobbato nessun lavoro gli venisse proposto: è riuscito a spaziare dai musicarelli agli spaghetti western, dalle commedie di Franco e Ciccio ai Thriller, è riuscito come autore a creare personaggi storici della Commedia Italiana (come quello di Nando Mericoni in Un Americano a Roma), ha portato Totò sulla Luna e poi all'inferno, ha scritto "24.000 Baci" di Adriano Celentano e ha concluso la sua carriera creando i migliori Horror del nostro cinema,


quegli stessi horror che, ancora oggi, sono amati ed osannati da tutti gli appassionati del cinema di genere, quegli horror girati a zero budget e in due settimane, horror sadici e macabri, pieni di surrealismo e dadaismo, immersi di violenza e percorsi da fiumi di sangue, creati con effetti speciali artigianali e dove dentro si possono trovare ispirazioni letterarie come Edgar Allan Poe, Lovecraft e Bret Harte.  

















Oggi vi proponiamo 10 film del maestro: 




Le Colt Cantarono Morte e fu...Tempo di Massacro (1966) 

E' il primo spaghetti western firmato da Fulci, una pellicola assolutamente originale nel suo genere e che ancora oggi è considerata un Cult. 
Un western pieno di sangue, morte e tanto sadismo, con grandissimo Franco Nero come protagonista e dalla quale Tarantino ha rubato la famosa scena delle frustate, inserita poi in Django Unchained. 




















Non si sevizia un Paperino (1972) 

Questo film rientra perfettamente tra quelle pellicole di Fulci che, ai tempi, vennero distrutte dai critici italiani, i quali definirono il film "una bieca imitazione del genere", quando invece ci troviamo davanti ad un vero gioiello del genere Thriller, con un'ambientazione del tutto originale, delle tematiche forti, controverse e blasfeme, che uniscono sadismo, religione e sessualità. 




















I Quattro dell'Apocalisse (1975)

Il caro Lucio torna al genere western e questa volta crea una pellicola veramente fuori da ogni schema. Non è il classico spaghetti western di vendetta o di corse in cerca di casse piene di dollari, in questa pellicola Fulci crea un road movie con quattro protagonisti veramente inusuali e sopra le righe, con una trama nata dalle letture di Bret Harte, un'ambientazione di matrice gotica e una messa in scena ricca di violenza e perversioni. 























Sette Note in Nero (1977) 

Con questa pellicola Fulci firma un altro capolavoro, forse uno dei suoi migliori film (a mio parere), un Giallo surrealista che batte anche quelli di Dario Argento, con una colonna sonora favolosa scritta da Fabio Frizzi e un finale che cita Edgar Allan Poe. 

























Zombie 2 (1979)

E' il primo vero Horror di Fulci ed è assolutamente un capolavoro, solamente la scena finale, che mostra gli zombie attraversare il ponte di Brooklyn, vale più di tutte quelle schifezze Americane che sono uscite negli ultimi anni. La critica italiana come sempre lo definì un filmetto di bassa qualità e dissero che Fulci voleva solamente sfruttare l'onda lanciata da Romero (cosa assolutamente senza senso), Fulci invece riesce a creare un film che mescola avventura, horror, suspense e teatro artaudiano. 


  


Paura nella città dei Morti Viventi (1980) 

E' il primo film della "Trilogia della Morte", un film che mescola sangue, surrealismo e che ha come fonte di ispirazione i racconti di H.P Lovecraft, con degli stupendi effetti speciali realizzati dal grande Giannetto De Rossi e una stupenda colonna sonora firmata, anche questa volta, dal maestro Frizzi. 


























E Tu vivrai nel Terrore! L'aldilà (1981) 

Secondo film della "Trilogia della Morte" e ennesimo film che, ai tempi, venne completamente distrutto dalla critica italiana, la quale lo considerò un film "stomachevole" e "scontato". In verità "L'aldilà" è uno stupendo Horror visionario e folle, un film di stile "artaudiano" (esattamente come lo era stato Zombie 2), una pellicola che va fuori da ogni schema, che sfocia in una violenza sanguinosa e che ha un finale che lascia tutti a bocca aperta. 





















Quella villa accanto al cimitero ( 1981) 

E' considerato forse l'horror più spaventoso di Lucio Fulci, una pellicola che mescola influenze letterarie come Henry James, Poe e Lovecraft, un film macabro e spaventoso che è riuscito ad essere fonte di ispirazione per registi come Sam Raimi e Rob Zombie. 
























Lo Squartatore di New York (1982) 

Dopo cinque horror il maestro romano torna al genere Thriller, creando così il suo film più pessimista e cattivo, arricchito da sequenze esplicite di sesso morboso e violento. 
"Lo squartatore di New York" è un giallo che, ancora oggi, viene considerato tra i più pessimisti, crudeli e violenti della storia del cinema Italiano. 

























Un Gatto nel Cervello (1990) 

E' il film più personale di Fulci, un horror/splatter interpretato dallo stesso regista e pieno di riferimenti alle sue opere, un film dove Fulci si scaglia contro Freud e la psicanalisi (sempre odiata dal regista), una pellicola forse tra le più anarchiche di Lucio, piene di sangue, pazzia e scene macabre. 



























2 commenti:

  1. Ho un rapporto piuttosto contrastato con Fulci, per certi versi lo adoro e per altri mi fa incazzare, ma è indubbio che sia stato un maestro capace di influenzare decine di altri registi in tutto il mondo. Bel ricordo!

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