lunedì 8 settembre 2014

CINEMA DI GENERE: IL POLIZIOTTESCO
















Nato negli anni 70 e finito nei primi anni 80, i film detti "POLIZIOTTESCHI" furono per un certo periodo, tra le pellicole più prolifiche del nostro cinema. Gli ingredienti dei poliziotteschi erano semplici: criminali cinici, infami e violenti, commissari di polizia intransigenti e spesso dai modi bruschi, sequestri di persona, inseguimenti spettacolari, rapine e bellissime donne seminude che ballano in night club. 






















Nonostante la critica li abbia sempre stroncati, considerandoli anche film di destra, i poliziotteschi, con le loro ambientazioni in grige metropoli, dove le tematiche affrontate erano sempre criminalità organizzata, prostituzione, consumo e spaccio di droga, riuscirono a descrivere a pieno quel periodo storico che col passare del tempo fu poi chiamato "ANNI DI PIOMBO". 




 I protagonisti di queste pellicole erano sempre i soliti personaggi: commissari di polizia fedeli al loro mestiere, intransigenti e quasi sempre incompresi dai loro  superiori, cittadini maltrattati e delusi dalla giustizia del proprio paese, che decidevano di farsi giustizia con le proprie mani, boss ricchi e potenti, che comandavano lo spaccio di droga e il gioco d'azzardo e il delinquentelli borgatari cresciuti nella miseria e nell'ignoranza.
Nei personaggi dei commissari di polizia possiamo vedere chiaramente la figura dell'uomo frustrato(i commissari di polizia in questi film erano quasi sempre scapoli) che buttano anima e corpo nella propria professione, facendo di tutto, purchè la legge venga rispettata e giustizia sia fatta.
Nella figura del boss vediamo la malavita organizzata, legata ad ambiente politici e poteri forti.

Nella figura del criminale di borgata possiamo 
vedere il proletario, che come dicevo prima,
 cresciuto ormai nella miseria e nell'ignoranza,
 non conosce altra strada se non quella del crimine per poter sopravvivere (una chiara vittima della società). 







Oggi rendiamo omaggio a questo genere, ricordando alcune delle pellicole più belle. 



MILANO CALIBRO 9 - Fernando Di Leo (1972) 


Primo film della "Trilogia del milieu" con Gastone Moschin, Barbara Bouchet e Philippe Leroy. 
TRAMA: 

Uscito di prigione dopo tre anni scontati per una rapina, Ugo Piazza, già corriere di un trafficante di valuta, l'Americano, viene aggredito e percosso a sangue dagli uomini di quest'ultimo - guidati da Rocco, il suo braccio destro - che lo accusano d'aver tenuto per sé 300.000 dollari che gli erano stati affidati. Poiché Ugo nega d'aver rubato quei soldi, l'Americano decide di riassumerlo, per poterlo controllare. Uno dei corrieri viene ucciso, mentre spariscono i 30 milioni di lire che egli portava con sé. Stavolta l'Americano accusa un amico di Ugo, Chino, un assassino di professione che vive con il padrino Don Vincenzo. Chiamato con Rocco e altri a uccidere Chino, Ugo si rifiuta per cui l'Americano torna a pensare che anche il secondo colpo sia opera sua...





LA POLIZIA RINGRAZIA - Steno (1972) 



Realizzato dal maestro della commedia all'italiana e con un grande Enrico Maria Salerno nella parte del protagonista. 

TRAMA: 


 Due ragazzi assaltano una gioielleria, ma il proprietario li mette in fuga: uno dei rapinatori reagisce però uccidendo sia il proprietario del negozio che un operaio che cercava di fermarli. Le indagini vengono assegnate al commissario Bertone: questi si muove subito tra mille difficoltà (è anche messo sotto inchiesta dal sostituto procuratore), che tuttavia non gli impediscono di mettersi sulle tracce di una "Anonima anticrimine" di cui fanno parte anche l'ex questore e altre autorità...










LA MALA ORDINA - Fernando Di Leo (1972) 

Secondo capitolo della "trilogia milieu", sempre diretto da Fernando Di Leo e con Adolfo Celli e Henry Silva. 

TRAMA: 


Luca Canali (Mario Adorf) è un piccolo sfruttatore di prostitute, accusato (ingiustamente) dalla sua organizzazione di aver rubato i guadagni di una spedizione di droga. Due mafiosi americani, David Catania (Henry Silva) e Frank Webster (Woody Strode) si mettono sulle sue tracce, e la mafia uccide la moglie e la figlia di Canali. L'uomo allora mette in atto la sua vendetta, elimina tutti i componenti della mafia e chi aveva fatto ingiustamente ricadere la colpa su di lui.









LA POLIZIA INCRIMINA, LA LEGGE ASSOLVE - Enzo G Castellari (1973)


Primo film a decretare la nascita del termine "poliziottesco", con un grande Franco Nero e una stupenda colonna sonora fatta dai fratelli De Angelis. 

TRAMA: 


Il commissario Belli, che indaga su un grosso traffico di droga tra Genova e Marsiglia, nel quale sono implicate due bande rivali, arresta un uomo, "il libanese", che potrebbe rivelarsi prezioso. Ignoti sicari, però uccidono quest'ultimo, per impedirgli di parlare, durante la sua traduzione in questura. Avendo intuito che nell'affare è coinvolto un potente e insospettabile industriale ligure, belli riesce a convincere il suo più anziano e prudente collega, il commissario-capo Scabino, che su tale individuo ha raccolto già un importante "dossier" (ma gli mancano prove realmente decisive) a consegnarlo a chi di dovere.






MILANO TREMA: LA POLIZIA VUOLE GIUSTIZIA - Sergio Martino (1973) 


Girato da Sergio Martino e interpretato da Luc Merenda che da qui in poi interpreterà spesso  la parte del commissario di polizia in film poliziotteschi. 

TRAMA: 

Il commissario Caneparo, sospeso per i suoi metodi violenti, decide di vendicare per conto suo un collega ucciso perché era su una pista giusta. Per condurre le sue indagini Caneparo decide di infiltrarsi dalla malavita, dapprima ingraziandosi le simpatie di una prostituta, così da far credere agli altri di essere un magnaccia. Si fa raccomandare poi da un delinquente detto Monsùmerda a coloro che si celando dietro le rapine










CANI ARRABBIATI - Mario Bava (1974) 


Capolavoro del cinema di genere Italiano, realizzato dal maestro dell' horror Mario bava, che si cimenta questa volta in un road movie spietato e dal finale sconvolgente. 

TRAMA: 


Quattro banditi rapinano una banca ma la polizia interviene e uno di loro viene ucciso. I tre superstiti riescono a fuggire in auto con il bottino ed a prendere tre ostaggi: un uomo, un bambino ed una donna. I membri della banda si chiamano tra loro con dei soprannomi: "il Dottore" è il cervello del gruppo mentre "Bisturi", esperto di lame, e "32", concorrente diretto del mitico John Holmes quanto a prestanza amatoria, sono sgherri da bassa e sanguinosa manovalanza. Tra caselli e autogrill, in corsa continua sulle autostrade, pura bestialità e frizioni interne alla banda portano presto ad esiti imprevedibili.






MILANO ODIA: LA POLIZIA NON PUO' SPARARE - Umberto Lenzi (1974) 


Un grande Tomas Milian diretto da un altrettanto grande Umberto Lenzi. Stupenda anche in questo caso la colonna sonora, composta da Ennio Morricone. 

TRAMA: 


Giulio Sacchi, feroce balordo di periferia, organizza il rapimento di una ragazza, figlia di un ricco imprenditore. Sulle sue tracce il commissario Grandi, che ha capito tutto, anche l'epilogo tragico della vicenda. Dovrà farsi giustizia da solo.












IL CITTADINO SI RIBELLA - Enzo G. Castellari (1974) 


Franco Nero e Enzo G Castellari ancora insieme in un'altro capolavoro del genere, che ricorda "Il giustiziere della notte" di Charles Bronson. 

TRAMA: 


A Genova, durante una rapina in un ufficio postale, tre banditi prendono in ostaggio uno dei clienti, l'ingegner Carlo Antonelli. Pestato a sangue e abbandonato in un'auto, Antonelli vuole vendicarsi ma, quando capisce che la polizia non lo aiuterà più di tanto, decide di mettersi alla ricerca dei banditi e di farsi giustizia da sé.












IL GIUSTIZIERE SFIDA LA CITTA' - Umberto Lenzi ( 1975) 


Anche in questa pellicola il protagonista si trasforma in giustiziere e decide di farsi vendetta da solo. 

TRAMA: 


La banda Conti rapisce il figlio d'un ricco ingegnere lombardo e uccide un poliziotto privato che l'aveva smascherata. Per vendicare il fratello e liberare il ragazzo sequestrato, interviene un ex gangster, Rambo, divenuto servitore del tutto personale della giustizia.













ROMA VIOLENTA - Franco Martinelli (1975) 


Primo film della famosa "Trilogia del commissario" che vede come protagonista il commissario Betti, interpretato da Maurizio Merli,il quale diverrà in seguito icona del genere poliziesco. 

TRAMA: 


Il commissario Betti poliziotto della Questura romana, ha perso un fratello diciottenne che è stato colpito senza alcuna ragione da un delinquente nel corso di una rapina. Quando un episodio assai simile si ripete su di un autobus in Piazzale Flaminio, il Betti sguinzaglia gli agenti Biondi e De Rossi travestiti da straccioni e, forte delle informazioni che ottiene, individua delinquenti, li percuote a sangue e poi li consegna ad un meccanismo giudiziario e penale in cui non ha alcuna fiducia.









ROMA A MANO ARMATA - Umberto Lenzi (1976

Tomas Milian e Maurizio Merli, due icone del genere finalmente insieme sotto la regia del maestro Umberto Lenzi, per un film destinato a diventare un vero e proprio CULT. 

TRAMA: 


Capo della romana "squadra omicidi", il commissario Tanzi è convinto che per combattere la criminalità la polizia non possa lasciarsi imbrigliare dai codici, né approva la comprensione di cui la fidanzata, psicologa presso il tribunale dei minorenni, dà prova nei confronti dei giovani delinquenti. Rigoroso assertore del rispetto della legge è invece il questore, cui perciò non garbano gli spicciativi metodi del commissario: dopo il brutale pestaggio di un indiziato, il gobbo Vincenzo Moretto, Tanzi viene trasferito dalla "squadra omicidi" a un incarico amministrativo. Ma il commissario non è tipo da starsene dietro a una sedia.






IL TRUCIDO E LO SBIRRO - Umberto Lenzi (1976) 


Primo film da cui nascerà il personaggio di Er Monnezza, simpatico ladruncolo dalla battuta volgare, figlio di un ladro e di una prostituta. 

TRAMA: 


Il commissario Sarti fa evadere Er Monnezza, ladruncolo borgataro, con l'intento di farsi aiutare a rintracciare Brescianelli, un pericoloso mafioso che ha rapito una bambina gravemente malata. Oltre ad essere latitante Brescianelli ha anche cambiato i suoi connotati, con un'operazione di plastica facciale.











UOMINI SI NASCE POLIZIOTTI SI MUORE - Ruggero Deodato (1976) 



Diretto dal maestro dei Cannibal Movie, Ruggero Deodato, è considerato uno dei più violenti e controversi poliziotteschi. 

TRAMA: 


Alfredo e Antonio sono la punta di diamante di una brigata speciale della polizia che combatte la malavita ad armi pari. Liberi da qualsiasi vincolo legale e con licenza di uccidere, i due agiscono con spietatezza coperti dal loro capo. Le cose si complicano quando i due cominciano a dare la caccia ad un delinquente ferocissimo, il biscazziere Roberto Pasquini, che spadroneggia a Roma con connivenze in ogni settore della malavita.











IL CINICO, L'INFAME E IL VIOLENTO - Umberto Lenzi (1977) 


Maurizio Merli e Tomas Milian ancora insieme e sempre diretti da Umberto Lenzi, per una sorta di sequel di Roma a Mano Armata.                                                                                                                                                                     TRAMA: 

 commissario Tanzi lascia la polizia per protesta contro i superiori che disapprovano i suoi metodi poco ortodossi. Contravvenendo a quanto gli viene "consigliato" (fingersi morto e scappare in Svizzera) si ributta nella mischia, ma il suo passato lo insegue. Luigi Maietto, infatti, finito in galera per colpa sua, è tornato libero e vuole vendicarsi.




LA BANDA DEL GOBBO - Umberto Lenzi (1977) 


In questo film Tomas Milian interpreterà sia la parte del Gobbo (personaggio portato al successo con Roma a mano armata) sia quella del Er Monnezza (diventato famoso invece per il film Il trucido e lo sbirro). 

TRAMA: 


Con i complici Perrone, l'Albanese e il Sogliola, il Gobbo assalta un furgone portavalori. Fatto il colpo, i soci gli sparano addosso. Il Gobbo si salva e prepara la vendetta. Ma suo fratello Monnezza provvede.








  

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