venerdì 16 gennaio 2015

BIG EYES - LA RECENSIONE






















TIM BURTON TORNA A COLLABORARE CON GLI SCENEGGIATORI DI ED WOOD E CREA UN NUOVO BIOPIC

TRAMA: 
 A cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, il pittore Walter Keane (Christoph Waltz) raggiunse un enorme e inaspettato successo, rivoluzionando la commercializzazione dell'arte con i suoi enigmatici ritratti di bambini dai grandi occhi. Finché non emerse una verità tanto assurda quanto sconvolgente: i quadri, in realtà, non erano opera di Walter ma di sua moglie, Margaret (Amy Adams).




















RECENSIONE: 

Non riesco a capire come mai tante persona abbiano snobbato questa pellicola, anche con commenti forti e offensivi, per quanto mi riguarda credo che sia la migliore opera di Burton degli ultimi anni, un film dai colori accesi, dai i toni pop e dalle acconciature Hitchcockiane, che ci racconta una storia che pochi di noi conoscevano. 


Chi si permette di dire che non sembra nemmeno un film di Burton o che non si sente nemmeno il suo stile, credo che o non capisce niente di cinema, oppure non ha mai capito niente di Tim Burton
Forse alcune persone pensano che Burton sia solo atmosfere gotiche, personaggi dai volti pallidi e dall'animo dark, se è così mi dispiace dirvelo ma non avete mai capito niente di questo regista. 
Burton in questo film ci presenta una famiglia, i Keane, una famiglia americana borghese, composta da un padre (Christoph Waltz), un uomo viscido, bugiardo e violento, dalla moglie (Amy Adams), una donna fragile, timida ed ingenua (ma con un grande talento che deve tenere nascosto) e poi abbiamo la figlia Jane, una bambina triste, sola e molto diffidente. Se non riuscite a capire che questo è un perfetto quadro della famiglia Burtoniana, come ho detto prima, non avete capito mai niente di questo regista. La regia, la fotografia, le scenografie e le musiche sono assolutamente perfette a mio parere, in più, Burton ha la fortuna di poter ambientare il film in un'epoca che è stata per lui fonte di grande ispirazione da sempre, notate la scena iniziale che mostra la via dove abita Margaret con la figlia, una via di villette a schiera dai colori pastello e dai giardini sempre verdi (ricorda molto la piccola cittadina di Edward Mani di Forbice).




                                                          TRAILER DEL FILM: 





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