lunedì 14 marzo 2016

LEGACY - Arriva il primo capitolo della trilogia post apocalittica di Simone Hebara

















TRAMA: 

Tre mercenari sono in viaggio attraverso una catena montuosa in un'Italia post guerra nucleare. Sono in viaggio per conto del "Papa", imperatore dell'ultima vera città di quel lato del globo, Luth. La loro missione: trovare un uomo che apparentemente sembri avere molto da offrire agli abitanti della superficie...
















Simone Hebara ci mostra il suo primo capitolo di Legacy e noi già non vediamo l'ora di vedere i prossimi due episodi. In una stupenda location naturale, fatta di monti e valli desolate, Hebara ci catapulta nella sua previsione futura di mondo distopico, in un'Italia pre-risorgimento, fatta di fazioni, divisioni e dove lo stato papale sembra avere riacquistato il suo potere assolutista. 
Hebara fa una piccola introduzione, fotografando una realtà non molto lontana da quella che ci viene mostrata e raccontata ogni giorno dai Tg o dai quotidiani, mostrandoci un paese sull'orlo del baratro che sembra pronto ad esplodere da un momento all'altro. 
Dal caos metropolitano veniamo catapultati in uno scenario vuoto ed immenso, fatto di monti e valli, dove i tre protagonisti si aggirano senza usare troppi dialoghi, ma sguardi e sospiri, il tutto accompagnato dal suono del vento che soffia tra i monti o dal rumore di scarponi che calpestano l'erba. Hebara sa come usare i suoi attori e sa adoperare la luce a sua disposizione, ama l'inquadratura a campo lungo e così facendo riesce a fare sentire allo spettatore il vuoto immenso che circonda i tre protagonisti, amplificando in questo modo il senso di solitudine che accompagna i tre attori attraverso il loro viaggio. 
Aspettiamo con ansia i prossimi due capitoli di questa piccola perla del nostro cinema indipendente, un cinema che cerca di restare in vita e che ha sempre più voglia di farsi sentire, anche a costo di farsi strada a colpi di martello. 


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