giovedì 28 aprile 2016

ALIENWEEN - LA RECENSIONE


ALIENI, RISATE E TANTO SANGUE PER LA NOTTE DI HALLOWEEN PIU' PAZZA DI TUTTI I TEMPI.

TRAMA:

La notte di Halloween, quattro amici di vecchia data, splendide ragazze ed una mortale invasione aliena che li costringerà ad affrontare mostri di ogni tipo…compresi quelli del loro passato.




















LA RECENSIONE:

Se I Rec U era stata un'opera dal tocco personale e anche romantico, con Alienween Federico Sfascia si lascia andare completamente alla follia e all'esagerazione come mai aveva fatto prima, il nuovo film del regista (prodotto da Fantasma Film, Galaxian Arts Explosion e Empire Video) è infatti una pellicola ricca di umorismo, splatter, cinema anni 80, alieni, belle tette e nobili sentimenti di amicizia.
Con il suo stile personale, dal tocco fumettistico e cartoonesco (tipico del regista), il caro Federico ci regala una commedia horror dai toni decisamente sopra le righe, un film che non risparmia niente e nessuno, che si diverte a prendere per il culo tutto e tutti: le coppiette di finti innamorati (tanto gelose quanto menefreghiste), i social network e la mania dell'amore per i "gattini", i rapper alla Emis Killa, l'epoca dei selfie, dei "mi piace" sui post e l'alienazione alla quale tutto questo ci sta portando.
Come per il precedente I Rec U anche in questo film Sfascia punta molto sull'estetica della pellicola (che è sempre uno dei punti di forza dei suoi film), fa un buon lavoro di montaggio, crea una fotografia inconfondibile (fatta di luci fluorescenti che mescolano il blu, rosa e verdi) e cura come sempre le scenografie e le ambientazioni (fatte di tappeti di nebbia in stile Roger Corman). All'interno del film troviamo l'amore di Sfascia per i fumetti, per il cinema di Joe Dante e di Sam Raimi, troviamo pellicole storiche del genere sci-fi come "L'invasione degli ultracorpi" di Siegel, ma anche pellicole horror degli anni 80 come "Non aprite quel cancello 2" o "Morte a 33 giri", riuscendo in questo modo a creare un ottimo mash-up di generi e stili diversi tra loro.
Circondato dalla sua fedele squadra di attori e amici, Federico Sfascia ci mostra dei personaggi ben costruiti e caratterizzati al punto giusto: Gandhi è il classico cazzaro fumatore d'erba, Samuel è un personaggio cinico che sembra uscito dalla penna di Andrea Pazienza, mentre Ernesto non è altro che il classico ragazzo responsabile e sensibile che però ha qualcosa dentro che lo tormenta. Sfascia si diverte a creare coppie di due e a giocare sulle contradizioni e sulla falsità che si possono celare tra i sentimenti quali l'amicizia e l'amore, gioca sui rapporti umani e usa delle tematiche molto romeriane: tipo fare morire chi punta sull'individualismo e salvare invece chi fa gioco di squadra.
Da notare i due protagonisti: Giulia Zeetti e Guglielmo Favilla, due attori dallo sguardo magnetico che li accomuna e li rende veramente originali, spero di sentire parlare ancora di questi due ragazzi e spero che il caro Federico Sfascia non si fermi mai e continui a regalarci altri piccoli gioielli del calibro di Alienween.




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