venerdì 27 maggio 2016

EMELIE - LA RECENSIONE

E' ARRIVATA LA BABY SITTER A CUI NESSUNO VORREBBE MAI LASCIARE I PROPRI FIGLI. 

TRAMA:

Quando la loro babysitter Maggie non può essere loro d’aiuto, i Thompson si rivolgono alla sua amica Anna per dare un’occhiata ai figli mentre loro sono fuori per festeggiare il loro anniversario di nozze. All’inizio, Anna agli occhi dei ragazzi sembra come un sogno che si avvera ma non appena il suo comportamento diventa sempre più strano i piccoli Thompson si ritroveranno al centro di un incubo, scoprendo che la loro babysitter non è per niente ciò che sembra… 

LA RECENSIONE: 

Emelie è un interessante thriller che gioca sul classico tema della baby sitter pazza, un film che ha una struttura semplice ma per niente banale o noiosa, una pellicola che segna l'esordio di Michael Thelin alla regia e che, a mio pare, è un esordio riuscito alla grande. 
Non mancano ne la tensione ne la suspense in questa pellicola; il regista decide di non tenere troppo la storia della protagonista nell'ombra e infatti ci mostra quasi subito la sua vera natura psicopatica (cosa che forse potrebbe deludere lo spettatore che ancora deve vedere il film, ma non vi preoccupate, c'è dell'altro), infatti, il regista si diverte a mostrare allo spettatore i terribili e sadici giochi che la baby sitter propina ai tre ragazzi, in un clima sempre più disturbante e malato dove la tensione e l'angoscia crescono sempre più, tutto aiutato da un buon uso della fotografia, dalle inquadrature sfocate e nascoste e da una colonna sonora che a tratti ci riporta a Carpenter.  
Thelin non ci mostra solo una ragazza con un passato distorto alle spalle, non si concentra solamente sul cattivo di turno, no, il regista sembra voler mettere a confronto due stili di vita differenti: quello della classica famiglia Americana medio borghese che ha avuto tutto e quello della ragazza con problemi mentali a cui invece è stato tolto tutto. 
Quella che vediamo è la famiglia classica Americana: un padre, una madre, tre figli e un criceto, una famiglia che vive nella classica villetta a schiera dal giardino sempre verde con tanto di casetta sull'albero, una vera famiglia tipo, ma che sotto sotto non è come veramente ci appare.
Come ho detto all'inizio non c'è niente di banale o noioso in questa pellicola, quindi l'unica cosa che posso fare è quella di consigliare a tutti questo piccolo gioiellino firmato Michael Thelin. 


3 commenti:

  1. Interessante davvero, me lo sono segnato... e intanto ti invito da me! http://www.cumbrugliume.it/2016/05/29/liebster-award-2016/

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    1. Ho iniziato a seguirti, molto carino l'articolo su Mino Reitano che canta i Green Day.

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