mercoledì 29 giugno 2016

10 FILM DI BUD SPENCER CHE NESSUNO RICORDA MAI



Ci sono intere generazioni cresciute a fagioli e cazzotti, milioni di persone di ogni età che sanno a memoria ogni battuta e ogni scazzottata dei film di Bud Spencer e Terence Hill; tutti conoscono e sanno fischiettare il tema di "Lo Chiamavano Trinità", tutti ricordano la scena del coro dei pompieri o la famosa dumbaghi rossa di "Altrimenti ci arrabbiamo, in massa ridevamo per le battute pungenti del furbetto Hill contro il povero Bud (il quale regolarmente sbuffava) e tutti amavamo il suo mitico cazzotto dato dall'alto.  
Ci sono però alcune pellicole che non tutti sembrano ricordare e che forse alcuni nemmeno conoscono, film di genere che comprendono lo spaghetti western, il poliziottesco e il Thriller, film in alcuni casi dimenticati e che invece andrebbero indubbiamente riscoperti. 

Oggi vi proponiamo 10 interpretazioni di Bud Spencer che nessuno ricorda mai: 



Dio Perdona...io No! - I Quattro dell'Ave Maria - La Collina degli stivali (Giuseppe Colizzi)

In questa stupenda trilogia, firmata Giuseppe Colizzi, vediamo formarsi per la prima volta la coppia Spencer/Hill: il primo veste i panni del personaggio burbero e manesco, mentre Terence quelli del pistolero silenzioso e dallo sguardo di ghiaccio stile Clint Eastwood. Son tre dei migliori spaghetti western del nostro cinema (a mio parere), crudi, sporchi e violenti, proprio come piacciono a me. 





Oggi a me...Domani a te! (Tonino Cervi - 1968) 

E' un film scritto da un giovane Dario Argento che poche persone però ricordano. In questo spaghetti western low budget vediamo Bud unirsi ad un gruppo di pistoleri per dare la caccia ad un bandito messicano. Da notare che l'attore porta una barba finta (per il fatto che si era dovuto radere per un film girato precedentemente) e che invece di essere doppiato dal classico Glauco Onorato è invece doppiato dal grande Ferruccio Amendola. 





Un esercito di 5 Uomini (Italo Zingarelli - 1969)

Altro spaghetti western scritto da Dario Argento, dove, anche in questo caso, Bud viene messo in squadra con cinque uomini e lanciato nel mezzo della rivoluzione messicana, la squadra comprende: un pistolero, un uomo forzuto (Bud Spencer), un' acrobata, un dinamitardo e un samurai . La colonna sonora è del Maestro Ennio Morricone, mentre la fotografia è di Enzo Barboni (colui che dirigerà numerosi film della coppia Terence/Bud, tra cui il famoso "Lo Chiamavano Trinità). 























Dio è con Noi (Giuliano Montaldo - 1970)

E' un film sulla seconda guerra mondiale in stile "Orizzonti di Gloria", o anche "Uomini Contro" di Rosi, con un grande Franco Nero nella parte del protagonista e Bud Spencer in quella di un caporale Canadese, uno stupendo film bellico che però nessuno sembra mai ricordarsi. 
























Quattro Mosche di velluto grigio (Dario Argento - 1971)

Questo è un film veramente strano, per il fatto che tutti gli appassionati del genere lo amano ma pochi sembrano ricordarsi la partecipazione di Bud Spencer alla pellicola. In questo thriller, diretto dal maestro Argento, vediamo Bud interpretare il ruolo di Diomede (soprannominato Dio), un pescatore dai modi bruschi che vive in una baracca insieme ad un pappagallo chiamato "Vaffanculo". 




Torino Nera (Carlo Lizzani - 1972)

Un film veramente inusuale per Bud Spencer, una pellicola che lo vede vestire i panni di un povero sindacalista accusato ingiustamente dell'omicidio di un povero muratore. Una pellicola che oscilla tra il poliziottesco, il drammatico e i film di denuncia sociale in stile "Detenuto in attesa di giudizio". 
































Una ragione per vivere e una per morire (Tonino Valerii - 1972)

E' uno spaghetti western che vale la pena di vedere solamente per la triade stupenda che comprende: James Coburn, Bud Spencer e Telly Savalas, in più c'è la grande regia del caro Tonino Valerii che un anno dopo dirigerà il compare Terence Hill in quello che forse è uno dei migliori spaghetti western di sempre "Il Mio Nome è Nessuno". 
























Cantando dietro i Paraventi (Ermanno Olmi - 2003) 

Questo è un vero gioiello del nostro cinema che, guarda strano, in Italia non si cagò veramente nessuno. E' una pellicola diretta magistralmente dal grande Ermanno Olmi, con un effetto visivo assolutamente spettacolare, una fotografia stupenda, dei costumi impressionanti e a cui il grande Bud, con la sua figura, riesce a dare veramente una spinta in più. 





1 commento:

  1. Un esercito di cinque uomini penso di non averlo mai visto... gli altri si, anche se di Dio è con noi ho solo qualche ricordo sbiadito...

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