sabato 26 novembre 2016

ANIMALI NOTTURNI - LA RECENSIONE



















L'AMERICA DUALISTA VISTA DAGLI OCCHI DI TOM FORD. 

TRAMA:

Susan riceve dall’ex marito un manoscritto su cui l’uomo vuole un’opinione. In quello che potrebbe essere un futuro libro pubblicato si racconta la storia di una vacanza familiare destinata a trasformarsi in qualcosa di violento e letale. Mentre si lascia prendere dallo scritto, Susan si ritrova a ricordare il suo primo matrimonio e ad affrontare alcune oscure verità che la riguardano.





















LA RECENSIONE: 

Dico subito che Ford era già riuscito a stupirmi con il precedente "A Single Man", ma devo dire che con questa seconda opera mi ha veramente lasciato a bocca aperta. 
"Animali Notturni" è un film fatto con una cura e una raffinatezza veramente rara, il regista da vita ad una storia cruda e sporca, ma che allo stesso tempo riesce ad essere anche elegante e chic, un film dove ogni accessorio, ogni abbigliamento e ogni singola parte della scenografia è curato nei minimi particolari, una pellicola che si divide in due: finzione e realtà, eleganza e volgarità, giorno e notte, un film fatto di strade buie dai forti richiami Lynchiani e musiche alla Hitchcock, mentre dall'altra parte abbiamo l'arida periferia texana che si contrappone alle mille luci di una metropoli borghese e snob, in entrambi i casi si tratta del vuoto assoluto della società Americana. 
La stupenda Amy Adams ci regala un'interpretazione che lascia a bocca aperta, non c'è bisogno che dica troppe battute, bastano solamente i suoi sguardi, le sue mosse e la sua stupenda presenza, curata nei minimi dettagli, per affascinarci e tenerci inchiodati allo schermo. 
Dall'altra parte abbiamo invece un tormentato e distrutto Jake Gyllenhaal, un uomo che deve chiudere i conti con il proprio passato, con la persona che ha amato e per la quale ha sofferto, in poche parole con il suo animale notturno. 
Ford usa il trauma vissuto dal protagonista per trasformare un apparente thriller in una sorta di opera da interpretare, Gyllenhaal deve assolutamente uccidere il suo passato, deve chiudere i conti con ciò che lo tormenta, che lo angoscia e che non riesce a lasciarlo in pace. 
Altra grande interpretazione è senza dubbio quella di Michael Shannon, dove lo vediamo interpretare il ruolo di uno sceriffo malato di cancro che vuole fare di tutto purchè Jake Gyllenhall possa avere la sua giustizia, o forse sarebbe meglio usare il termine vendetta, un termine che si cela nel film tra citazioni e messaggi nascosti (esattamente come il quadro con la scritta "Revenge" che Amy Adams non ricorda assolutamente di avere comprato). 
Per concludere consiglio a tutti di andare a vedere questo nuovo film di Tom Ford che, come ho detto all'inizio, riesce per la seconda volta a stupirci e a lasciarci a bocca aperta, con "Animali Notturni" non ci troviamo davanti ad un semplice noir, ma ad una pellicola controversa e cupa, dove l'ottimo tocco estetico si fa sentire a mille. 





Nessun commento:

Posta un commento