martedì 18 luglio 2017

ECCO PERCHE' AMIAMO IL CINEMA DI GEORGE A. ROMERO


























Molti lo indicano e lo etichettano solamente come il padre dei morti viventi, come l'inventore dello zombi moderno e innovatore del cinema horror, ma George A. Romero era veramente soltanto questo? Assolutamente no. 
Quando si parla del cinema di Romero non ci si può solamente fermare alla forma dei suoi film, ma bisogna osservarli attentamente e carpirne il vero contenuto e la sostanza, la loro critica sociale, politica, l'ironia e la drammaticità. 
Esattamente come altri grandi registi (tipo Cronenberg e Carpenter) anche Romero è riuscito ad unire l'intrattenimento al pensiero, spesso amato ed apprezzato, altre volte frainteso e sottovalutato, è riuscito comunque a dare vita ad una serie di pellicole destinate a restare nella storia del cinema. 
Romero è stato un regista da ammirare e rispettare, un autore che con il suo modo di fare coerente, testardo e indipendente è sempre riuscito ad andare avanti per la sua strada, senza mai piegarsi, senza mai scendere a compromessi e restando sempre fuori dai meccanismi del cinema Hollywoodiano. 
Ha collaborato con registi del calibro di Dario Argento, è stato amico e collaboratore del grande Stephen King, ha lavorato e scoperto il truccatore Tom Savini ed è stato fonte di ispirazione per grandi registi come: Sam Raimi, Rob Zombie, Guillermo del Toro, Quentin Tarantino ed Eli Roth. 
Per tutta la sua carriera ha spaziato nel genere horror attraversando il mondo degli zombi, della stregoneria, dei vampiri, del thriller e dello slasher, riuscendo sempre però ad inserire un sottotesto che facesse pensare lo spettatore ed usando il cinema di genere come un mezzo e mai come un fine. 























   (George A. Romero e lo scrittore Stephen King) 


ECCO PERCHE' AMIAMO IL CINEMA DI ROMERO: 


LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI (1968) 

La Notte dei Morti Viventi è il film di esordio di Romero, una pellicola con la quale il regista da vita allo zombi moderno, allontanandosi completamente dalla figura classica Haitiana dei riti voodoo che invece ci era sempre stata mostrata (tipo "White Zombie"). 
Il film di Romero oltre ad essere uno stupendo horror è un critica forte e dura all'essere umano (vero mostro), una critica all'America capitalistica, ai redneck bevitori di birra e amanti delle armi, alla guerra del Vietnam e alla condizione della donna negli anni 60 (ancora lontana dall'emancipazione). 


























LA STAGIONE DELLA STREGA (1972)

La Stagione della strega è una pellicola psicologica, onirica e drammatica, un film dove il regista ci mostra una classica moglie della borghesia Americana, una donna relegata a semplice casalinga, condannata ad una vita vuota e monotona, sottomessa al volere e alle violenze del marito e incompresa dalla figlia adolescente. 







LA CITTA' VERRA' DISTRUTTA ALL'ALBA (1973)

E' il film più negativo e pessimista del regista, una pellicola che non ha lieti fini e che non da nessuna speranza al genere umano, un film dove non vi sono personaggi buoni o eroici, dove nessuno riesce a stare dalla parte giusta, ma dove in un mondo di pazzi gli uomini si sterminano a vicenda per cercare di sopravvivere (a mio parere è forse uno dei migliori lavori di Romero)


























WAMPYR (1977)

Romero lo considera il suo film migliore, una pellicola con la quale il regista usa il fenomeno dei vampiri per raccontarci invece la crescita adolescenziale del protagonista: gli stimoli sessuali, l'incomprensione familiare, la solitudine e la confusione di identità (uno dei migliori film di Romero che pochi conoscono e che dovrebbero vedere). 

Martin





ZOMBI - DAWN OF THE DEAD (1978)

Zombi (Dawn of Dead in originale) è forse il film più conosciuto del maestro e quello anche tra i più apprezzati ed amati. 
Con questa pellicola Romero riprende in mano la sua creatura e decide di far svolgere tutto il film all'interno di un centro commerciale infestato da zombi. Il film come sempre è una dura critica al capitalismo e al consumismo di massa, con un finale stupendo che, ancora una volta, sottolinea che il vero nemico non è lo zombi, ma l'essere umano. 

PS: Tenersi alla larga dal remake di Zack Snyder del 2004 








KNIGHTRIDERS - I CAVALIERI (1981)

I Cavalieri è il film che ha fatto storcere il naso a molti fan del regista (quando invece andrebbe riscoperto), per la prima volta Romero abbandona il tema horror e crea, come disse lui stesso, il suo film più personale.
Di questa pellicola il regista disse "parla di un uomo che decide di rimanere coerente ai propri valori, anche se il tornaconto finanziario non è favorevole e le scelte che fa non sembrano essere quelle più giuste". 


























CREEPSHOW (1982)

Inizia la collaborazione tra Romero e lo scrittore Stephen King, i due maestri del genere decidono di rendere omaggio ai fumetti horror degli anni 50, creano così un divertente film a episodi dallo stile fumettistico e cartoonesco, una pellicola di un'estetica stupenda, dove King firma la sceneggiatura e Romero la regia, in poche parole il matrimonio perfetto. 






IL GIORNO DEGLI ZOMBI - DAY OF THE DEAD (1985)

Terzo capitolo della saga dedicata agli zombi, forse uno dei film più violenti e sanguinosi di Romero, una pellicola per la quale il maestro decise di rinunciare a parte del budget per poter avere piena libertà artistica. 
In questo terzo film Romero critica apertamente l'America degli anni 80, una nazione militarista che vole solamente uccidere, distruggere e che non ha la minima intensione di voler provare a ricostruire qualcosa di nuovo. 

day of the dead





MONKEY SHINES - ESPERIMENTO DEL TERRORE (1988)
In questo film Romero analizza il rapporto tra uomo e animale (anche in questo caso è il primo il vero mostro), dove l'uso della scienza che esso fa non rappresenta altro che la sua voglia inconscia di onnipotenza. 




















DUE OCCHI DIABOLICI (1990)

Romero e Argento si dividono i compiti e decidono di portare sul grande schermo due racconti del grande Edgar Allan Poe: La verità sul caso di Mr Veldemar (Romero) e Il Gatto Nero (Argento). 
A mio avviso questa è forse una delle opere più deboli di Romero (ed è un vero peccato), al contrario, Argento invece riesce a fare uno stupendo lavoro (aiutato anche dall'interpretazione di Harvey Keitel), nonostante tutto resta comunque un buon film horror a episodi da gustarsi tranquillamente nelle serate di noia.




  



LA META' OSCURA (1993)

Romero porta sullo schermo il romanzo omonimo dell'amico Stephen King e da vita ad una pellicola horror classica, un film che ha dalla sua parte una grande messa in scena e una fotografia assolutamente fantastica. 
Questa volta il maestro non punta il dito contro la società, ma contro il singolo individuo, nel film vediamo infatti un uomo dall'animo represso e pieno di rimorsi che non potrà fare altro che dare vita alla propria "metà oscura". 


























BRUISER - LA VENDETTA NON HA VOLTO (2000)

Dopo ben sette anni di assenza il regista torna dietro la macchina da presa e gira un thriller/slasher per il mercato dell'home video, il film si chiama "Bruiser - la vendetta non ha volto" e forse non è il ritorno che molti fan si aspettavano dal caro Romero. 
Anche se il film non è tra i più amati dai fan del regista è comunque una pellicola ben girata e dalla storia per niente banale, un buon film slasher che si lascia guardare ma che a mio avviso avrebbe potuto dare molto di più. 


























LA TERRA DEI MORTI VIVENTI - LAND OF THE DEAD (2005)

Con il ritorno degli zombi movie al cinema Romero viene contattato dalla Universal, la quale, gli chiede di realizzare il quinto capitolo della saga dei morti viventi. Romero accetta e da vita ad un film assolutamente fantastico, ricco di azione, slpatter e naturalmente critica sociale. Romero questa volta punta sulla divisione delle classi sociali, l'edonismo americano e la voglia di possedere beni di consumo, per questi motivi il vero mostro si dimostrerà essere l'uomo e non lo zombi.  




























LE CRONACHE DEI MORTI VIVENTI - DIARY OF THE DEAD (2007)

Con il boom dei mockumentary anche Romero decide di realizzarne uno, crea così il quinto capitolo della sua serie di film dedicata agli zombi, una pellicola che da sola vale di più di tutti quegli stupidi mockumentary hollywoodiani come "Paranormal Activity" o "Necropolis - la città dei morti", Romero da una vera lezione di cinema Found Footage e zittisce tutti facendo anche la sua forte critica ai mass media. 








L'ISOLA DEI SOPRAVVISSUTI - SURVIVAL OF THE DEAD (2009)

E' l'ultimo film di Romero e il sesto capitolo della sua serie sugli zombi, un film che si apre con il finale di Diary of the Dead e che ci trasporta su di un'isola dove due famiglie di agricoltori si fanno la guerra per le loro visioni discordanti sull'esistenza degli zombi. 
Romero riprende così il discorso lasciato in Day of the Dead: la ricerca da parte dell'uomo nella convivenza tra i vivi e i morti, la quale però è impossibile per colpa dell'essere umano, in quanto egocentrico, violento ed egoista. 

























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