GLI ERRORI NELLE PELLICOLE DI HOLLYWOOD

Una serie di errori che potete trovare nelle pellicole Hollywoodiane.   

Spider - Man

(Sam Raimi - 2002)

L'uomo Ragno salva Mary Jane lanciando un criminale contro una finestra, ma nella sequenza successiva la finestra è tornata intatta.

Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re 

(Peter Jackson - 2003)

La cicatrice di Frodo cambia posizione a seconda dell'inquadratura.

Titanic

(James Cameron - 1997)

Anche il neo di Rose si sposta magicamente, un po' come succedeva al Principe Giovanni in "Robin Hood Un Uomo in Calzamaglia". 

Ocean's Eleven: Fate il Vostro Gioco 

(Steven Soderbergh - 2001)

Mentre Linus (Matt Damon) parla con Rusty (Brad Pitt), quest'ultimo mangia della frutta da una coppa di vetro, ma nella sequenza successiva la coppa di vetro è sparita ed è stata sostituita da un piatto di porcellana.

Pirati dei Caraibi 

(Gore Verbinski - 2003) 

Pubblicità occulta dell'Adidas che spunta dalla bandana di Jack Sparrow (Johnny Deep) 

Intrigo Internazionale 

(Alfred Hitchcock - 1959) 

Il bambino seduto al tavolo si tappa le orecchie ancora prima che la donna spari il colpo di pistola.

Pulp Fiction 

(Quentin Tarantino - 1994) 

Quando Vincent (John Travolta) e Jules (Samuel L. Jackson) entrano nell'appartamento alle loro spalle si possono già notare i fori di proiettile sulla parete. 

Speed

(Jant De Bont - 1994)

Lo striscione pubblicitario, sulla fiancata dell'autobus, che appare e scompare a seconda del montaggio.

I Soliti Sospetti 

(Bryan Singer - 1995)

L'aereo che ha quattro turbine se è inquadrato dal davanti, ma che ne ha solo due se è inquadrato da dietro. 

Braveheart - Cuore Impavido 

(Mel Gibson - 1995)

Durante la carica dell'esercito Inglese si può notare alle spalle dei cavalieri un'automobile che passa sul campo di battaglia.

Harry Potter 

(Chris Columbus - 2001)

Il piccolo Harry Potter è così bravo come mago che riesce a cambiare posto a tavola senza che gli spettatori se ne accorgano. 

Le Cronache di Narnia 

(Andrew Adamson - 2005)

Il cavaliere che urla di dolore anche se la spada non lo ha nemmeno toccato.