sabato 15 novembre 2014

INTERSTELLAR - LA PESSIMA "ODISSEA NELLO SPAZIO" DI NOLAN
























TRAMAIn un futuro imprecisato, un drastico cambiamento climatico ha colpito duramente l'agricoltura. Un gruppo di scienziati, sfruttando un "whormhole" per superare le limitazioni fisiche del viaggio spaziale e coprire le immense distanze del viaggio interstellare, cercano di esplorare nuove dimensioni. Il granturco è l'unica coltivazione ancora in grado di crescere e loro sono intenzionati a trovare nuovi luoghi adatti a coltivarlo per il bene dell'umanità.



























Era stato annunciato e pubblicizzato come se fosse il capolavoro cinematografico dell'anno, con un cast stellare e degli effetti speciali dai costi altissimi. Per quanto mi riguarda il film si riduce proprio e solo a questo, grandi nomi e grandi effetti speciali. 


RECENSIONE: 

 Nolan ambienta questo film in un futuro imprecisato, dove gli abitanti della terra sembrano avere una mentalità ignorante ed egoista, dove nessuno vuole più ingegneri ma vuole solo contadini, dove si pensa che sia ridicolo spendere milioni di dollari per i programmi spaziali quando c'è gente che muore di fame, dove si mette in discussione l'allunaggio dell'Apollo 11 e dove la NASA sembra essere diventata un'organizzazione clandestina. Nolan con questa pellicola sembra quasi aver fatto una "Odissea nello Spazio" per un pubblico di ritardati amanti dei blockbuster, dove per ogni singola azione vi deve essere una spiegazione (avvolte anche troppo forzata da sfiorare il ridicolo). Non c'è niente da dire sulla fotografia, sul cast o sugli stupendi paesaggi dei pianeti che gli astronauti visitano, il vero problema è la sceneggiatura, che a mio parere sembra essere molto pasticciata. Dopo i punti a favore che ho elencato, credo che il film di Nolan non sia niente di più che una pellicola che punta tutto sugli scenari e sulle scene commoventi di McConaughey che guarda i video messaggi che i figli gli mandano dalla terra.




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