martedì 12 aprile 2016

BONE TOMAHAWK - LA RECENSIONE

KURT RUSSELL VA A CACCIA DI CANNIBALI NEL SELVAGGIO WEST.

TRAMA:

Verso la metà dell’Ottocento, ai confini tra il Texas e il New Mexico, un fuorilegge a sua insaputa conduce una banda di cannibali trogloditi nella pacifica cittadina di Bright Hope, dove i mostri rapiscono molti dei coloni…




LA RECENSIONE:

S. Graig Zahler esordisce alla regia e ci lascia tutti a bocca aperta, riuscendo a dare vita ad un horror ambientato nel selvaggio west che spacca veramente tutto e non risparmia niente e nessuno.
Il regista crea un'ambientazione completamente diversa da quella dei grandi scenari alla John Ford, dalle verdi praterie dei film sulla frontiera o dagli sporchi deserti messicani dei nostri spaghetti western, Zahler crea il suo west personale, apocalittico, minimalista e completamente arido, grigio e roccioso, lascia a casa i pelle rosa o i messicani con il sombrero e ci inserisce invece tribù selvagge di cannibali con volti adornati da zanne e ossa che vivono in grotte buie e che generano urla inquietanti.
Un western di matrice indipendente, che si può dividere tranquillamente in due parti: la prima è per tutti quelli che amano le inquadrature fisse, i campi lunghi e il cinema dialogato da Sundance Festival, la seconda è per tutti gli amanti dello splatter e del gore, per tutti gli stomaci forti che amano i vecchi Cannibal Movie italiani degli anni 70.
Il cast, anche se limato e ridotto all'osso, è assolutamente stellare e ben costruito, tranne una una piccola apparizione, nella prima parte, di attori come Sid Haig (il Capitan Spaulding di Rob Zombie) e David Arquette, per tutto il resto della pellicola troviamo: un sempre duro ma giusto Kurt Russell, che anche questa volta sfoggia i suoi grossi baffoni a manubrio (come in The Hateful Eight di Tarantino o, per chi se lo ricorda, in Tombstone di Cosmatos), un Matthew Fox che sembra finalmente essere riuscito a togliersi di dosso il personaggio di Jack Shepard di Lost e che qui interpretato la parte del pistolero cinico e senza cuore, e un Patrick Wilson veramente in formissima, che al contrario di Fox, interpreta il marito apprensivo e responsabile, conoscendo i due attori verrebbe da pensare che forse i ruoli andavano invertiti, ma non vi preoccupate, funzionano tutto lo stesso e alla grande.



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