giovedì 16 ottobre 2014

AUTOMATA - LA RECENSIONE DELLO SCI-FI MADE IN SPAGNA CON ANTONIO BANDERAS

ANTONIO BANDERAS IN UN FUTURO DOVE I ROBOT SI PRENDONO CURA DEGLI ESSERI UMANI. 























TRAMA: In un futuro prossimo alla desertificazione, un'industria specializzata nella robotica ha creato l’Automata Pilgrim 7000, un tipo di robot che ha il compito di convivere con gli esseri umani e di aiutarli in tutte le loro mansioni. Jacq Vaucan (Antonio Banderas), un agente assicurativo che ha il compito di controllare qualsiasi anomalia vi sia negli androidi, si troverà presto immischiato in uno strano caso, che lo porterà a scoprire i segreti che si celano dietro l’Automata Pilgrim 7000, segreti e misteri che avranno profonde conseguenze sul futuro dell’umanità.


RECENSIONE: 

Finalmente, dopo pubblicità di biscotti e stupide boiate hollywoodiane, Banderas riesce a recitare in una buona pellicola, sfornata proprio dal suo paese di origine, la Spagna.
Il film si svolge in una buia e piovosa metropoli, che con le sue inquadrature dall'alto ci può ricordare lo storico film "Blade Runner",  per poi portarsi nell'arido e radioattivo deserto, popolato solo da robot.
Il punto di forza del film sono senza dubbio le ambientazioni, le scenografie e il design dei robot, che con la loro meccanicità ci appaiono molto più realisti di qualsiasi altro stupido sci-fi di Hollywood. Anche se la trama potrebbe indurre lo spettatore ad un film banale, ormai visto e rivisto, questa pellicola nasconde  al suo interno un significato molto più profondo, che ci aiuta a riflettere proprio sull'essere umano e sulla sua convinzione che la nostra specie sia destinata a non finire mai, non capendo invece che sono proprio gli organismi biologici i primi a scomparire. In questo film gli uomini creano le macchine perchè li aiutino ad impedire che la razza umana scompaia, ma non capiscono che in un futuro ormai distrutto e contaminato proprio dall'uomo stesso, solo gli organismi meccanici possono sopravvivere a contagi, virus e malattie, al contrario degli organismi biologici che sono destinati a scomparire.



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