domenica 10 maggio 2015

THE SIGNAL - LA RECENSIONE
















LO SCI-FI INDIPENDENTE CHE HA FATTO IMPAZZIRE IL SUNDANCE FESTIVAL 

TRAMA:

Tre studenti di college in viaggio attraverso il sud-ovest degli Stati Uniti sono costretti ad una deviazione per andare sulle tracce di un misterioso e geniale hacker che è entrato nei sistemi del MIT ed ha evidenzato falle nel sistema di sicurezza. Nella loro ricerca, i tre amici finiscono in un'area strana e isolata del Nevada, dove all'improvviso tutto diventa scuro. Quando uno di loro, Nic, riprende conoscenza, si ritrova dentro un incubo ad occhi aperti...                
















E' un film presentato al Sundance Film Festival del 2014, diretto da William Eubank, co-scritto insieme a Carlyle Eubank, David Frigerio e interpretato da Brenton Thwaites e Laurence Fishburne. 


LA RECENSIONE: 

Il film è uno dei migliori sci-fi degli ultimi anni a mio parere, un film di fantascienza che riesce pienamente a sotterrare pellicole blockbuster come Interstellar o Elysium.
Il regista usa delle tematiche molto vicine a Philip K. Dick, il quale infatti viene anche "citato", affrontando così il tema del reale e del non reale e il confronto tra l'uomo e la macchina. Eubank sembra voler sottolineare quanto si sia fatta preponderante negli ultimi anni la tecnologia, influenzando così, sia la nostra società che le nostre vite, tanto da essere diventata non più un semplice oggetto a se, ma una vera e propria espansione del nostro corpo. Infatti sono i protagonisti che vanno alla ricerca del misterioso segnale, non è lui che chiama loro, vedono quel segnale come un nuovo tassello della tecnologia e affamati di innovazione si ritroveranno in una situazione Kafkiana, dove tutto sembra illogico e non avere senso, dalle domande che gli vengono poste, alle persone che li circondano.
Eubank usa un piccolo cast, ma molto efficace, una sola location al chiuso e stupendi scenari naturali immensi e desolati in esterno. Stupenda la colonna sonora, composta da Nima Fakhrara, il quale mescola sonorità post rock, ambient ed elettroniche, riuscendo così a mettere la ciliegina sulla torta a questo piccolo capolavoro sci-fi, che sicuramente andrà perso o dimenticato.


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